Sestriere (To) sono le 9.00 di domenica 21 luglio quando da Borgata, frazione del Comune di Sestriere che si affaccia in Alta Val Chisone prende il via la Gran Fondo Sestriere-Colle delle Finestre.
Sestriere è il quinto appuntamento di Coppa Piemonte e quest’anno è inserita anche nel Circuito Prestigio. Per la gara a squadre questo è l’ultimo appuntamento di Coppa (Madonna di Campiglio, prova Jolly, servirà solo per le classifiche individuali), gara quindi delicatissima che assegna direttamente la vittoria finale. Il margine tra le due squadre che da anni si contendono il Trofeo non è mai stato così ridotto come in questa stagione, solo 500 km ci dividono dai nostri rivali/amici GSP Passatore e ogni km percorso è importante.
Due i percorsi, entrambi impegnativi. Un percorso medio di 96,8 chilometri e 2.600 metri di dislivello e la Granfondo di 121,5 chilometri 3.400 metri di dislivello. Circa 2000 i partenti giunti da varie parti d’Italia per partecipare alla tappa “prestigiosa” la maggior parte ha scelto il percorso medio per tutti l’ascesa al Colle delle Finestre è la vera salita di giornata. Buona la scelta di spostare la partenza alla frazione di Borgata in modo che quei primi 3,4 km di salita contribuiscano a sgranare i corridori prima della lunghissima discesa verso Susa, tratto di circa 50km fatto dai granfondisti a circa 50kmh di media.
Poco dopo aver passato Susa ecco che parte la salita del Colle delle Finestre.
Molte parole sono state fatte per questa salita unica nel suo genere che collega le Valli di Susa e del Chisone.
La salita è di grande spessore e tutt’altro che facile, lunga, impegnativa dal primo all’ultimo metro, soprattutto per un particolare che la rende speciale: un tratto sterrato di ben 7,8 chilometri, che improvvisamente sembra riportare indietro nel tempo. La salita è stata portata alla ribalta dal Giro d’Italia del 2005, impressionando subito per la grande bellezza del percorso e per l’elevata difficoltà delle rampe sulle quali i corridori salivano sgranati come un tempo. L’ascesa da Susa si compone di due parti nettamente distinte: la prima, di poco meno di 11 chilometri, arriva fino al Colletto di Meana; la seconda, più breve, coincide per intero con il tratto sterrato che porta al valico. La pendenza media complessiva fornisce esattamente la misura delle difficoltà: una pendenza quasi costante del 9% per tutta la lunghezza della salita. Di indubbia bellezza il paesaggio che la circonda.
Questa salita divide nettamente in due il popolo dei ciclisti tra chi la trova affascinante e chi la trova orribile. Bisogna sottolineare che a prescindere dalla pendenza della salita che i granfondisti affrontano senza particolari timori sono molti i fattori che determinano la difficoltà del percorso. Innanzitutto le condizioni del terreno che normalmente viene rullato prima delle grandi competizioni. Nel nostro caso era stata riportata ghiaia che andava benissimo per le auto ma impraticabile per le bici. Il risultato è che di tutta la larghezza della strada solo due piccole strisce laterali erano percorribili dalle bici, soprattutto negli ultimi 3 km era sufficiente un rallentamento improvviso di chi precedeva per bloccare tutta la colonna di bici che seguiva. Spesso chi cercava di passare sulla ghiaia per evitare l’ostacolo cadeva. Inoltre va sottolineato che è molto diverso percorrerla in solitaria e senza traffico o tra decine di altri ciclisti. Infine il traffico di mezzi non condotti da noi granfondisti. Negli ultimi 5 km abbiamo trovato una specie di scooter che dopo aver cercato disperatamente di superare la carovana infinita di ciclisti bruciava la frizione fermandosi a bordo strada dopo averci riempito di fumo per alcuni minuti, una ebike che non riusciva a superarci e che chiudeva tutte le traiettorie percorribili causando la caduta di alcuni di noi, per finire a due cicliste con la mtb che procedevano molto più piano sull’unica striscia laterale percorribile e che anziché fermarsi si facevano sorpassare ovviamente sulla ghiaia causando anche loro numerose cadute e imprecazioni….
Pensiamo che una cosa sia il passaggio dei professionisti o dei primi corridori della GF che passano sgranati e liberi di scegliere la traiettoria migliore, altra cosa è trovarsi in mezzo al gruppone con gli occhi sempre a terra a guardare i movimenti dei vicini, situazione che rende impossibile scegliere dove passare e costringe a staccare il piede quando davanti tutto è bloccato. Di tutto il famoso panorama che si doveva vedere salendo non si è ovviamente visto nulla e per moltissimi è stata davvero la fine di un incubo arrivare allo scollino. Per molti, questa sarà l’ultima volta su questa strada.
Ottima comunque l’organizzazione dell’evento, i pacchi gara, le premiazioni, il pasta party e i presidi agli incroci, da rivedere solo i ristori: le scorte d’acqua in cima al Colle per gli ultimi non sono state sufficienti e in una giornata calda come questa un ristoro sull’ultima salita da Cesana a Sestriere era quasi indispensabile per chi faceva il lungo.
Non condividiamo invece la scelta di comunicare via FaceBook oltre le 21 di sabato sera il prolungamento del tempo massimo per essere qualificati. Era una decisione importante per la gara a team e per le strategie connesse e nessuno della nostra squadra ne era al corrente, ma come si dice tutto è bene ciò che finisce bene.
Infine le premiazioni hanno penalizzato le donne riducendo da 3 a 2 le categorie premiate quando nel Circuito sono sempre state premiate almeno 3 categorie. In una gara così partecipata la mancanza delle W3 si è fatta sentire, solo una settimana prima alla gara di Trento, la Charly Gaul, le categorie per le donne erano ben 8!
Eccellente invece la gara dei nostri ragazzi.
Nel medio Michael Raggio conquista l’undicesimo posto assoluto mentre Giovanni Ramò subito dietro con il dodicesimo assoluto e primo della sua categoria.
Nella categoria M6 il “solito” Stefano Carbone si aggiudica il primo posto e Dante Marchis il quarto
Nel lungo Romolo Gentile primo dei nostri con il 19esimo posto poi Walter Magni quinto della cat M4 e Pierluigi Prina finalmente primo della categoria M7
Per le donne i nostri complimenti vanno a Chiara Musso prima Rodman sul medio e Chiara Costamagna quarta assoluta sul Lungo. Lucina Bechaz decima assoluta del lungo dopo un entusiasmante rimonta sulla seconda della sua categoria riesce a mettere in cassaforte il primo posto della categoria in Coppa Piemonte.
La bella notizia di giornata è che la squadra c’è. Anche a Sestriere impeccabile il servizio borracce che ha servito sia il medio che il lungo. Grazie a Rossella e Daniele sempre pronti con il sorriso e un incoraggiamento ad allungarci le borracce di acqua fresca.
Fin dal sabato anche a Sestriere era presente il nostro gazebo, punto d’incontro per tutto il team. Grazie a Mirella e Max per la loro insostituibile presenza.
La squadra è grande grazie soprattutto ai compagni che dedicano il loro tempo a beneficio di tutti, tanti sono i modi per farlo, tutti possiamo dare un contributo.
Anche questa domenica non sono mancati tanti episodi in cui molti dei nostri atleti si sono messi a servizio dei compagni. Non possiamo non citare Francesco Onorato, Romeo Mirante, Stefano Carughi, Roberto Paganoni, Giorgio Berton, Fabrizio Pulcini… tutti loro hanno rinunciato alla propria gara e si sono messi al servizio delle loro compagne. Grande spirito di sacrificio e di squadra anche per Christian Sciacca che ha voluto esserci e portare i suoi chilometri alla squadra malgrado una brutta ernia inguinale e il prossimo intervento. Grazie ragazzi!!!
Nella competizione a squadre siamo arrivati secondi per una manciata di km. Abbiamo perso di poco e con onore una battaglia ma….abbiamo vinto la guerra!!!
Anche quest’anno ci siamo aggiudicati il prestigiosissimo Circuito di Coppa Piemonte !!!
GRAZIE a tutti i RodmanAzimut che hanno partecipato come corridori o che hanno dato il loro contributo con i loro preziosissimi servizi per il successo di questa sfida.
Classifica percorso medio uomini
12° assoluto Michel Raggio
13 ° assoluto Giovanni Ramò 1° categoria M4
Stefano Carbone 1° categoria M6
Dante Marchis 4° categoria M6
Classifica percorso medio donne
Chiara Musso 5° categoria W1
Classifica percorso lungo uomini
19 ° assoluto Romolo Gentile
Walter Magni 5° categoria M4
PietroLuigi Prina 1° categoria M7
Classifica percorso lungo donne
4° donna assoluta Chiara Costamagna 3° categoria W1
10° donna assoluta Lucina Bechaz 4° categoria W2
Domenica 21 luglio, mentre il grosso della squadra era impegnato a Sestriere alcuni Rodman si sono ritrovati a Bolzano dove ha preso il via il 43° Giro delle Dolomiti, gara a tappe sullo sfondo delle Dolomiti a loro il nostro “in bocca al lupo!” e l’onere di tenere alto il nome della squadra.
Intanto giovedì 18 luglio la nostra Eleonora Calvi si è aggiudicata il 2° posto assoluto alla cronoscalata Marano-Ospitaletto. Brava Ele!!!
#WeAreRodmanAzimut
Eli