Pedalare in piedi sui pedali è più dispendioso dal punto di vista energetico, gambe, braccia e schiena sono sollecitate, e questo significa rischiare di finire le forze prima di arrivare in cima.
Il consiglio è quindi quello di affrontare le salite lunghe da seduti.
Importante, per risparmiare energia, è anche non muovere in modo eccessivo la parte superiore del corpo, che dovrebbe invece essere ferma e rilassata.
Risulta essere utile anche evitare di curvare le spalle in avanti. Meglio tenere le spalle indietro, in modo da favorire la respirazione.
In salita scivolare leggermente indietro sulla sella permette di spingere maggiormente sui pedali. Questa posizione apre l’angolo tra il femore e la parte superiore del corpo, permettendo di utilizzare meglio i muscoli che fanno parte della parte posteriore della coscia e della parte bassa della schiena.
Per quanto riguarda la posizione delle mani, in salita l’aerodinamica non è così importante. Le mani possono quindi essere posizionate sulla parte superiore del manubrio, a circa cinque centimetri dalla pipa, in moda da avere una presa ampia che favorisce la respirazione.
La frequenza di pedalata è sempre un elemento importante. La frequenza ideale dipende molto dalle caratteristiche del ciclista, è però importante cercare di essere agili, evitando di scendere sollo le 70 o 80 pedalate al minuto. Non riuscire a mantenere un ritmo di pedalata regolare, vuol dire probabilmente usare un rapporto troppo duro.
La respirazione dovrebbe essere sempre regolare durante la salita. Se si respira in modo irregolare, è consigliabile fare un respiro profondo e mantenerlo per un paio di pedalate. Utile è provare a sincronizzare il respiro con la pedalata.
Durante le salite lunghe è necessario ricordarsi di mangiare e bere, ogni quindici minuti circa.
Affrontare le salite lunghe può essere difficile per chi inizia ma, con l’allenamento, anche le vette che sembrano irraggiungibili diventano però possibili per tutti.