Domenica 30 aprile 2023 sono le 9,30 nel cuore di Pollenzo (CN) quando prende il via la 30° edizione della Granfondo, anzi Mediofondo, BraBra. Primo appuntamento del prestigioso circuito Specialized GF Series.
Edizione rimaneggiata, annullato il percorso lungo a causa delle previsioni meteo, è stato effettuato il solo percorso medio di 95km (fino allo scorso anno erano 3 i percorsi) e con inevitabili conseguenze su tutto il Circuito che non prevede alcuna prova di scarto. Sia le classifiche individuali che quelle per Team verranno irrimediabilmente condizionate da questa prima prova influendo purtroppo sulla partecipazione di molti di noi alle tappe successive.
Ma per portare spunti critici oggettivi e costruttivi analizziamo obiettivamente la gestione dell’evento nel suo insieme.
Partiamo dalle premesse
Fin da martedì si prevedeva per domenica 30 aprile un meteo inclemente su tutto il Nord-Ovest con probabilità molto alta di pioggia che escludeva una fenomenologia solo locale.
Da mercoledì l’organizzazione è andata in panico non interagendo più con nessuno e trincerandosi dietro il silenzio. Nessuna possibilità neppure per noi di comunicare, sapere, capire…
Anche il supporto informatico garantito abitualmente dai cronometristi è stato oscurato da venerdì in modo da non dare nessuna possibilità di capire chi fosse iscritto correttamente, la correttezza delle posizioni in griglia dei propri tesserati etc… il caos totale insomma.
Prima e unica comunicazione pervenuta venerdì pomeriggio: considerato che “le Autorità competenti non hanno segnalato allerta meteo particolarmente impattante” la manifestazione si svolgerà regolarmente.
Le ragioni economiche che spingono ad evitare di spostare una gara sono facilmente comprensibili da tutti quindi non perdiamo neanche tempo a parlarne qui con buona pace della sicurezza, i panorami delle Langhe, il “patrimonio dell’Unesco”, il sano divertimento e bla bla bla…è comunque diritto dell’Organizzazione far partire una corsa in bici e a norma di regolamento non sono previsti rimborsi in caso di annullamento per cui non è nostra intenzione neppure discutere sull’opportunità o meno della scelta che non ci compete.
Quello che ci ha lasciato alquanto perplessi è stata la gestione del casus “maltempo”.
Un manager deve prevedere delle strategie precise in funzione di casi possibili che possano condizionare il proprio business o evento sportivo in questo caso.
L’analisi dei rischi alla base di qualunque programmazione avrebbe considerato che l’evento pioggia aveva probabilità non trascurabili soprattutto considerato che 2 delle ultime 3 manifestazioni sono avvenute con meteo avverso per cui non si poteva non preventivarlo come se si fosse organizzata la GF di Dubai.
Invece, anche questa volta, si è trattato di gestire un’improvvisa emergenza.
A differenza dei manager tedeschi noi italiani siamo considerati più bravi a gestire l’emergenza che la programmazione ma purtroppo in questo caso i nostri manager non erano né tedeschi né italiani. A Bra c’è stato il panico e la strategia adottata per la gestione è stata la cessazione di tutte le comunicazioni, blocco dei messaggi degli utenti su FaceBook, oscuramento sito cronometristi … praticamente puro caos.
Deciso quindi di fare a tutti i costi la gara si potevano prendere diverse decisioni.
Con la motivazione di ridurre i tempi di permanenza in strada viene invece annullato (a sorpresa) il percorso lungo.
Questa è stata la prima delle decisioni assurde, inspiegabile.
La gara ormai si faceva perché non c’erano reali motivi ostativi per ragioni di sicurezza. Unica parvenza di spiegazione è stata quella di ridurre i tempi sotto l’acqua per i corridori.
Considerato però che, come risaputo dagli addetti ai lavori, praticamente tutti i granfondisti arrivano prima degli ultimi mediofondisti, per evitare il problema addotto dall’organizzatore, era sufficiente rispettare il regolamento di tutte le GF che prevede il cancelletto orario oltre un certo tempo alla biforcazione dei 2 percorsi (che a Bra sono in comune per oltre 40km), soluzione sufficiente per avere la certezza di non avere problemi sul tempo di gara.
Unico beneficio ragionevole nel tagliare il lungo è stata la notevole riduzione dei costi (ASA, presidi, ristori, premiazioni dimezzate etc). Incidentalmente, diciamo pure casualmente, aver annullato il lungo oltre ad aver pesantemente svantaggiato le squadre dei granfondisti (come la nostra ndr) rispetto a quelle piene di mediofondisti, ha falsato le classifiche del Circuito nonché quelle del Campionato nazionale ACSI ma soprattutto ha impedito a chi aveva pagato per farlo e voleva pedalare per 150km nelle Langhe di poterlo fare. Non escludiamo che ci siano i presupposti per la richiesta di rimborso per chi si è visto annullare l’evento in assenza di “causa di forza maggiore”.
La seconda decisione senza senso (sempre ovviamente secondo l’umile parere di chi scrive) è stata invece quella di far fare l’ultima salita di 4km con la quasi certezza che sarebbe piovuto forte.
Quella salita ha pendenze molto elevate (16%-20% alcuni tratti) e con 3 pezzi di sterrato di cui l’ultimo al 6% è per molti difficilissima anche in condizioni ideali. Fatta sotto la pioggia battente diventa quasi impraticabile e molto difficile anche da fare a piedi.
Su strada scivolosa le pendenze oltre il 15/18% non consentono un sufficiente attrito della ruota posteriore ed erano facilmente prevedibili cadute e grossi problemi. Problemi preventivati da molti che hanno preferito rinunciare piuttosto che venire a Pollenzo per “vedere se per caso non pioveva” soprattutto a chi abita fuori provincia…
Suggeriamo costruttivamente agli organizzatori di provare a fare quella salita con una bici da corsa (non una mtb o e-bike) un giorno di pioggia forte e vedere come va… sarà senz’altro un’esperienza utile per prendere future decisioni in merito.
Comunque, esaurite le premesse di merito, veniamo alla corsa e a cosa è successo il giorno di gara.
Domenica, miracolosamente stante le previsioni di tutti i siti meteo, è successo che non ha piovuto nei primi 30 Km e neppure negli ultimi 30 per cui per fortuna è andato quasi tutto bene. Ovviamente con la pioggia la lunga discesa dopo Bossolasco era, come previsto, estremamente pericolosa e in quelle curve sono caduti moltissimi ciclisti sia tra i primi che tra gli ultimi.
Venendo invece agli altri aspetti della gara:
Logistica appena sufficiente anche se a Pollenzo si parcheggia quasi sempre in emergenza, sull’erba o lungo la provinciale. Anche trovare hotel o altre strutture ricettive è estremamente difficile; ci abbiamo provato per alcuni nostri compagni di squadra che non trovavano strutture convenzionate con la manifestazione, ma non ci siamo riusciti.
Zone partenza e arrivo sempre molto critiche, difficile la partenza a causa del grosso ciottolato irregolare che in caso di pioggia sarebbe stato un gran problema per la stabilità in bici, difficile l’arrivo che ha il ciottolato subito dopo la riga finish che impedisce una vera volata e che spesso in passato ha visto cadute rovinose.
Proponiamo di ritornare all’antico e rivalutare lo spostamento a Bra.
Pasta Party, un tempo fiore all’occhiello della manifestazione oggi non è più così. Coda lunghissima che ha scoraggiato molti ad entrare sotto il tendone e per chi ha fatto tutta la coda pensando alla qualità del recente passato è rimasto deluso.
Bello il percorso (il meteo non deve influire sul giudizio) anche se il passaggio da La Morra al ritorno per la maggior parte dei ciclisti ha significato attraversare il paese a traffico aperto con alcuni problemi con la viabilità locale dovendo incrociare la strada principale senza presidio.
Buone le strade che presentano pochissime irregolarità e pochi tratti sconnessi mentre ovviamente non condividiamo i tratti in sterrato che fatti in gruppo non consentono a tutti di passare sui tratti compatti causando inevitabili cadute per chi non può scegliere la traiettoria migliore.
Note liete sono invece stati i pacchi gara con una bellissima maglia Gobik.
Anche le premiazioni sono state eccellenti come da tradizione della manifestazione.
Servizio fotografico ineccepibile.
Costo della gara singola adeguato, ristori ottimi.
Infine la cordialità delle persone lungo le strade e quella squisita del personale volontario ci lasceranno sicuramente un ottimo ricordo e sicuramente non mancheremo di partecipare alla prossima edizione sperando con i nostri appunti di essere utili per il miglioramento di questa bellissima competizione.
La nostra gara
Circa 1100 ciclisti al via per l’unico percorso rimasto, 93 Km e 1700 m di dislivello. Diverse cadute soprattutto nella discesa di Costepomo a causa di una forte pioggia che ha reso scivoloso e insidioso l’asfalto. Fortunatamente non si registrano cadute tra i nostri ragazzi.
Partiamo sempre dal risultato del Team. Come era nelle previsioni dopo l’annullamento del lungo non siamo riusciti a difenderci e abbiamo subito la prima sconfitta stagionale giungendo secondi.
Prestazioni individuali
Grandissimo risultato di Cristian Cucinschi che gara dopo gara migliora costantemente e chiude al 6° posto assoluto.
Giungono insieme sul traguardo il ligure Giovanni Ramò, fresco reduce dai successi al Giro di Sardegna e il valdostano Alain Seletto protagonista di un episodio di fair play, lasciando la vittoria di categoria al compagno come riconoscimento per le fatiche sarde, complimenti a entrambi.
Grande la competizione dovuta alla concentrazione di tanti forti atleti su un unico percorso. Ottima prestazione per Alberto Roggero (finalmente ripartito alla grande), Michele Rezzani (la sua stagione è partita in ritardo ma a breve raggiungerà la solita condizione), Stefano Carbone (la sua preparazione non prevede picchi di forma, è sempre al top, sempre a podio). Complimenti a Walter Magni, Marco Casetti, Sergio Fornero, Emiliano Cena. Bravissimi Luciano Bergia (reduce da una caduta ma va come prima) e Roberto Appendino finalmente tornato (alla grande) alle granfondo, primo della sua categoria.
Tra le donne un buon 5° posto DA per Sabrina De Marchi rimasta senza gregario, le rinnoviamo gli auguri per il suo compleanno e per la torta preparata da lei che ha diviso con la squadra!!! Grazie Sabrina e ancora tantissimi Auguri!
Ottima prestazione tra le DC per Lucina Bechaz alla sua prima gara stagionale. Malgrado prediliga le gare più lunghe è andata davvero bene ottenendo il 4° posto accompagnata come sempre dal suo Davide presente in ogni sua competizione.
Bellissimo il podio DB di Debora Rinaldo che qui giocava in casa.
Grazie ai nostri gregari: Davide Cav, Simone Ros, Dino Sig, Fabrizio Pul.
Un grazie particolare davvero sentito a Serena, Francesco e Paola presenti con il camper Rodman fin da sabato con mille mansioni: consegna abbigliamento, ritiro e consegna pettorali e pacchi gara, custodia chiavi, borse, mantelline, portafogli, autori anche delle foto dei nostri podi e tanto altro. In una giornata difficile sono stati il nostro autentico punto di riferimento per tutte le varie incombenze e i problemi che ci hanno risolto in questo weekend.
Infine grazie a tutti i nostri ragazzi soprattutto quelli meno esperti e meno allenati che in una giornata difficile hanno affrontato i rischi meteo dando tutto il possibile per aiutare il Team ad ottenere comunque un risultato importante.
Concomitante con Bra si svolgeva a Carpaneto Piacentino la GF Perini
Non è gara del calendario team ma due parole in favore di questa bella competizione è doveroso spenderle
È una manifestazione ben e con passione organizzata. In breve: 3 percorsi confermati, niente macchine sul tracciato e ristori con fragole e gotturnio. Presenti come pro Guarnieri e gli ex Loda e Chiappucci .
Sul percorso medio vince di nuovo lei, la nostra fortissima Eleonora Calvi che si aggiudica il primo posto assoluto. Eleonora accompagnata dal suo Enea non ne sbaglia una. Adesso che può ritagliarsi qualche ora in più per allenarsi ci darà tante soddisfazioni così come è sempre stato in passato. Complimenti ELE!!!
Sempre a Carpaneto Piacentino complimenti anche a Valentina Cavallin, 4° donna assoluta e prima di categoria nel percorso corto e a Claudia Salvi 8° donna assoluta e 4° di categoria nel lungo. Fortissime le nostre ragazze!
Grazie ai loro gregari Enea, Luca e Gianluca.
I nostri podi di Categoria:
PERCORSO UNICO
Primo
· Giovanni Ramò (VET2)
· Roberto Appendino (SGB)
Secondo
· Cristian Cucinschi (ASS)
· Alain Seletto (VET2)
Terzo
· Alberto Roggero (VET1)
Quarto
· Stefano Carbone (GEN2)
· Luciano Bergia (SGA)
· Lucina Bechaz (DC)
Quinto
· Sabrina De Marchi (DA)
· Debora Rinaldo (DB)
Bellezza Percorso 5/5
Condizione Strade 5/5
Meteo 2/5
Costo Iscrizione 5/5
Location Evento 4/5
Location Ritrovo 3/5
Pacchi Gara 5/5
Pasta Party 3/5
Premiazioni 5/5
Presidio Percorso 4/5
Ristori Ufficiali 5/5
Assistenza Tecnica 5/5
Sicurezza Partenza/Arrivo 2/5
Servizio Foto 5/5
Servizio Cronometraggio 3/5
Atleti al traguardo 1017
RODMAN al traguardo 50
#WeAreRodmanAzimut
Eli