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La mia storia…
Nasco come biologa molecolare e mi indirizzo verso la ricerca di laboratorio. Mi occupo per un certo tempo di rigenerazione assonale, ovvero delle potenzialità dei nostri neuroni di rinascere e sostituire quelli danneggiati a seguito di un trauma. Successivamente partecipo ad una ricerca sulla Sindrome di Rett, una patologia rara che colpisce il cervello di alcuni bambini. Nel 2012 mi traferisco a Trieste, alla Scuola Superiore di Studi Avanzati, dove conseguo un Dottorato di Ricerca in Genomica Funzionale e Strutturale occupandomi della neuro-degenerazione causata dalle malattie prioniche (Mucca pazza, Malattia di Creutzfeldt-Jakob, Malattia di Gerstmann-Sträussler-Scheinker) e da Parkinson.
Indagare come un detective i meccanismi di sviluppo delle malattie, fare l’affascinante scoperta che sono tutte collegate e che l’ambiente che noi stessi creiamo e in cui siamo immersi, influenza in modo decisivo la nostra scelta tra salute e malattia, mi spinge a cambiare strategia di lavoro.
Lascio il bellissimo mondo della ricerca e scelgo di occuparmi di alimentazione, perchè tra i tanti fattori ambientali (epigenetica) che influenzano il nostro equilibrio dinamico (in poche parole se stiamo molto bene, benino, male) c’è il cibo. Il cibo che ci può aiutare oppure nuocere. Questa scelta viene spinta fortemente anche dalla necessità personale di migliorare la mia prestazione sportiva, cercando soluzioni alternative ai classici consigli, che spesso non si adattavano su di me.
Mi formo quindi:
Mi occupo di nutrizione, svolgendo attività di studio con i pazienti e consulenza per il mondo della nutrigenetica (in sostanza come il cibo può aiutare una genetica sfavorevole e potenziare gli aspetti positivi di geni ottimali).
Il mio metodo si basa sull’educazione alimentare e sul generare consapevolezza di ciò che il nostro corpo ha bisogno, sotto sforzo, nel recupero, in periodi di stress e secondo le nostre personali differenze (funzionamento, intolleranze …). Cerco di fornire strumenti pratici per imparare a rapportarci con l’alimentazione quotidiana non come un dovere o un sacrificio, ma come gioia e nuova spinta per stare bene, in modo facile, veloce e stimolante. Decidere di lavorare sulla propria alimentazione significa volontà di cambiare qualcosa di noi stessi, mettendoci in gioco, sperimentando, trovando rinnovata fiducia e nuove entusiasmanti abitudini. Se tutto ciò ha un risvolto sulla nostra soddisfazione sportiva, la nostra personale vittoria è già a portata di mano.
Convenzione RODMAN TEAM
Felice di questa nuova collaborazione con Rodman Azimut, Vi auguro buone pedalate!